Bloccata la variante al regolamento urbanistico prodotta dal Comune nel 2018 per bypassare le limitazioni imposte dalla Cassazione nel 2017 sul restauro edilizio.
«Architetti ed Urbanisti preoccupati: “Firenze elimina il Restauro e spiana la strada alla speculazione immobiliare»
Nove da Firenze - 28 marzo 2018
«Variante PRG di Firenze abolisce l'obbligo del restauro edilizio su monumenti e immobili storici»
italianostra.org
Variante al RU di Firenze del 2018 ( art.13 pag 15) http://regolamentourbanistico.comune.fi.it/
06/12/2018 - Variante al Regolamento Urbanistico per l’aggiornamento della definizione del limite di intervento da applicare al patrimonio edilizio esistente classificato di interesse storico-architettonico e documentale rispetto all’innovato quadro normativo. Adeguamento del Regolamento Edilizio.
In data 15.10.2018 con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2018/C/00045 è stata approvata la variante al Regolamento Urbanistico “per l'aggiornamento della definizione del limite di intervento da applicare al patrimonio edilizio esistente classificato di interesse storico-architettonico e documentale rispetto all’innovato quadro normativo” e contestualmente il “rapporto ambientale e sintesi non tecnica”. Con la medesima deliberazione è stato altresì approvato l’”Adeguamento del Regolamento Edilizio - coordinamento con la variante al RU”.
La variante al Regolamento urbanistico è divenuta efficace in data 06.12.2018, decorsi 15 giorni dalla pubblicazione sul BURT 47 dell’avviso di avvenuta approvazione.
Nella stessa data, 06.12.2018, entrano in vigore le modifiche al Regolamento Edilizio apportate con la medesima deliberazione.
Link per la consultazione diretta della deliberazione del Consiglio Comunale, unitamente ai suoi allegati integranti
2018/C/00045
All_A_RelUrbaControded_Approv_Em(firmato).pdf
All_B_RappAmb_VarRRC_Approv(firmato).pdf
All_C_RappGCVarRRC_Approv.pdf.p7m
All_D_CertifRespProcApprov(firmato).pdf
All_E_AdegRE_VarRRC(firmato).pdf
Il testo coordinato del Regolamento Urbanistico comprensivo di ogni allegato anche grafico, così come risultante dalla variante efficace, è consultabile tramite il servizio web http://webru.comune.fi.it/webru
"Ordinanza cautelare del Consiglio di Stato, Sez. IV, n.2590/19 del 23.05.2019, sospensione della variante al Regolamento Urbanistico comunale per aggiornamento della definizione del limite di intervento da applicare al patrimonio edilizio esistente, classificato di interesse storico architettonico e documentale - Indicazioni operative. Al fine di precisare quanto già precedentemente comunicato (28.05.2019) in merito agli effetti dell’Ordinanza n.2590/2019 del 23.05.2019 con la quale il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare proposta dall’associazione ITALIA NOSTRA contro il Comune di Firenze (in riforma dell'ordinanza cautelare del TAR, Sezione I, n.137/2019), concernente l’impugnazione delle deliberazioni di adozione e di approvazione della variante in oggetto (deliberazioni 2018/C/00011 e 2018/C/00045).Gli effetti dell’ordinanza interessano gli immobili classificati come:
• emergenze di valore storico-architettonico;
• emergenze di interesse documentale del moderno;
• tessuto storico o storicizzato prevalentemente seriale;
• edifici singoli o aggregati di interesse documentale.
"Il nuovo R.U. del centro storico di Firenze abolisce l’obbligatorietà del restauro, introducendo l’originale categoria di “ristrutturazione edilizia limitata” per gli edifici storici non vincolati, mentre per quelli vincolati il restauro è addirittura sopravanzato dalla “ristrutturazione edilizia” senza limitazioni"
Italia Nostra ha evidenziato nel ricorso come la Variante sia in netto contrasto non solo con la tutela assicurata dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (articolo 136. comma 1) ma anche con il Piano Strutturale e il Piano di Gestione Unesco adottato dal Comune di Firenze quando consente il mutamento della destinazione d’uso da residenziale a commerciale per tutti gli immobili."
L'Associazione aveva già presentato al Comune di Firenze delle osservazioni volte a scongiurare l’approvazione della modifica del R.U.», spiega Mariarita Signorini, presidente nazionale dell’associazione. «Tale modifica venne decantata, grottescamente, come strumento innovativo di “rigenerazione urbana” ma in realtà è un grimaldello per trasformare il centro storico da città dei cittadini in location e dormitorio a servizio di un turismo internazionale di massa e per incentivarne la già intollerabile mercificazione, sempre più indifferente alla storia, alla cultura e alla vita della città. Siamo quindi soddisfatti di questo primo parziale riconoscimento delle nostre istanze e restiamo in fiduciosa attesa degli esiti del giudizio».
Naturalmente si tratta di una decisione cautelare ma abbastanza indicativa della possibile decisione di merito della variante, che prevedibilmente arriverà entro la fine dell’anno.
24-05-2019
Mariarita Signorini Presidente Nazionale Italia Nostra
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